Idiot (2003)

The Idiot

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    'Daughter of the rain and snow'

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    Ho visto che si parlava del romanzo in Sala da Tè e, dopo una breve ricerca, ho scoperto l'esistenza di questa serie russa in dieci puntate che dovrebbe essere un adattamento abbastanza fedele al romanzo di Dostoevskij.
    Il principe Myskin, l'ultimo erede di una grande famiglia decaduta, e una creatura spiritualmante superiore, la cui "idiozia" consiste in una fede assoluta negli altri. Dopo un lungo soggiorno in Svizzera, al ritorno in patria si trova coinvolto in un vortice di storie d'amore vissute con passione torbida e violenta e che hanno come protagonista il giovane Rogozin, la bellissima Nastasja e l'aristocratica Aglaja.
    [fonte]
    Cast: Evgenij Mironov (principe Myskin), Vladimir Mashkov (Parfen Rogozin), Lidiya Velezheva (Nastas’ja Filippovna), Aleksandr Lazarev Jr (Gavrila Ardalionovic Ivolgin), Oleg Basilashvili (Ivan Epancin), Inna Churikova (Lizveta Prokof'yevna Epancina), Ol'ga Budina (Aglaja Ivanovna Epancina).


    Ho letto anche dell'esistenza di un dvd coi sub in inglese. Non sembrano essere il massimo della perfezione, ma meglio di niente, in certi casi.
     
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    Ho appena finito di vederla e posso confermare la fedeltà al romanzo, anche se alcune parti (leggasi soprattutto "alcuni dei lunghissimi discorsi") sono stati sintetizzati per ovvi motivi. Quanto a fedeltà ci siamo non sono per i contenuti, ma anche per i toni, perché non ha la fluidità di una serie normale, a me ha dato più l'impressione di uno sceneggiato e l'aspetto teatrale che ha il romanzo c'è tutto. Risulta un po' lenta, come si può ben immaginare, e avrei da ridire sull'inizio. La scelta di partire da Nastas'ja Filippovna e spiegare i retroscena del probabile matrimonio con Ganja non mi è piaciuta granché, avrei preferito si partisse da Myškin. L'apertura del romanzo col suo arrivo in Russia in treno è una delle poche cose che non mi ha lasciata perplessa durante la lettura e ci sono rimasta male vedendo che non si partiva da lì o comunque da Myškin (la scelta di raccontarlo in un flashback mentre lui va dagli Epančin ci sta bene lo stesso, hanno preferito introdurre il principe dopo Nastas'ja). Mironov è perfetto come Myškin, per gli occhi e per il tono di voce delicato, la sua è stata un'ottima interpretazione. Un peccato che Aglaja mi sia parsa spesso sottotono, credo le mancasse un po' di energia. Per il resto nulla da sottolineare, tranne forse la scelta molto sottile di far vestire Rogožin in nero dalla testa ai piedi per dieci ore, in contrasto con Myškin, che indossa per lo più colori chiari (idem per Nastas'ja Filippovna, che veste spesso di scuro, e Aglaja che è spesso in chiaro). Non posso certo dire di aver adorato il libro, ma promuovo la serie per essere riuscita a restituirmi le stesse impressioni e per l'interpretazione di Mironov.
     
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1 replies since 26/9/2014, 19:15   95 views
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