Dancing on the Edge (2013)

La band ha iniziato la scalata per il successo e si iniziano a vedere i primi cambiamenti. Nell'episodio precedente già si era visto qualcosa: la band, all'inizio, non poteva neanche avvicinarsi al cibo riservato agli ospiti "prestigiosi" e doveva accontentarsi di una brodaglia; le due cantanti, invece, hanno avuto un cambio di look. Ora possono anche uscire dalla porta principale, il cibo è migliore, migliorano anche gli ingaggi (quanto è antipatico il bambino che compiva gli anni all'inizio ) e riescono a suonare anche per il Principe di Galles. Iniziano a cambiare anche i personaggi. Se Louis ci aveva confessato di avere le sue ambizioni, per ora rimangono per lo più parole. Chi però ci mostra le sue è Jessie, che si lascia incantare da ciò che il successo le porta. E' molto ingenua e lo dimostra il fatto che si lasci incantare anche da Julian, personaggio che non riesco ad apprezzare. Mi dà l'idea di essere un bambino viziato. E nasconde qualcosa. Che l'incidente di Jessie sia legato a lui e al tizio per cui lavora, Walter qualcosa mi pare. Anche qui la stanza di Jessie, come quella del tizio quando Louis aiuta Julian a far uscire la ragazza, è sottosopra. E poi quell'insistere sul voler avere il numero del suo appartamento a Parigi. Mah. Vedremo dove porterà questo intreccio così misterioso e se aggiunge o toglie qualcosa alla storia principale. E vedremo anche se gli personaggi verranno un po' più approfonditi. Il giornalista interpretato da Matthew Goode sembra molto interessante, ma dopo questo secondo episodio non è stato aggiunto molto. Sto cercando di capire, quindi, chi sono i personaggi principali che vogliono farci conoscere, visto che Louis, per ora, mi sembra solo sballottato di qua e di là. Qualcosa dovrà pur succedere, visto che ad inizio serie sappiamo che alcuni mesi dopo il primo incontro con Stanley va da lui in cerca di aiuto e deve uscire dal Paese.

Sì, il principe George ci stava provando con Louis. Per quanto riguarda il giallo, in effetti sarebbe troppo semplice far ricadere la colpa su Julian. Il suo comportamento alquanto strano, però, non lo aiuta. E anche Masterson nasconde qualcosa. Insomma, non mi convincono molto. E poi è da chiarire questa storia del treno, non credo Louis abbia le allucinazioni. L'unica persona che poteva dire la verità è morta, credevo davvero che Jessie si rimettesse la scena del suo risveglio mi aveva fatto sperare bene - ed è stata molto toccante.
Mi piace come il personaggio di Lady Cremone stia tornando pian piano alla vita dopo la sua tragedia familiare. Il suo party di fine anno in quello che era lo studio del figlio è stato un gran passo avanti.
Oh, geniale anche la sorpresa che Stanley ha riservato ai tedeschi all'ambasciata
Solo un'ultima cosa. Chissà se la tizia che si vede davanti all'ospedale (prima col disco da autografare e poi durante la veglia fuori dall'ospedale) ha a che fare con la storia oppure è solo una di passaggio. Mi è sembrato strano che venisse inquadrata due volte - e poi è davvero inquietante con il suo sguardo fisso e serio.

Lo pensavo già da prima, e continuo a pensarlo, è stato Julian. Pamela preoccuapta per lui nello scorso episodio perché aveva paura che da solo combinasse casini, Masterson cerca di proteggerlo ma Julian è sempre più sfrontato. Tra l'altro ora è evidente che i suoi amici hanno mentito per lui di fronte alla polizia. Probabilmente è facile all'ira e l'ha ammazzata per qualche futile motivo.

Mi sembrava strano che i compari di Julian non c'entrassero niente e non avessero cercato di coprirlo. E Louis è un buon capro espiatorio.
Simpatica la madre di Julian e Pamela, ora capisco perché lei non sopporta neanche l'idea di essere lasciata da sola in quella casa.

E sì, era proprio Julian, che ci ha anche rivelato quanto delicati fossero i suoi nervi nel breve colloquio con Carla. E l'onnipresente Masterson non poteva rimanere a guardare, perciò ha dato un bell'aiuto all'amico. Come Lady Cremone, però, avevo pensato anch'io che quello di Masterson per Julian fosse un interesse un po' morboso, si spiega anche il fatto che Julian volesse liberarsi di lui. Il suo suicidio mi ha colta di sorpresa, non me l'aspettavo.
Da ammirare Pamela che, forse per mostrare qualcosa a se stessa più che agli altri (soprattutto con Julian in partenza), si dà da fare per aiutare Loius. Non era un personaggio che mi ispirava simpatia, ma all'ultimo mi sono ricreduta.
Tirando le somme, è stata una serie davvero piacevole che permette, grazie ai suoi ritmi, di entrare nella storia. Davvero un buon prodotto!

Alla fine della fiera mi è piaciuta più la prima parte che la seconda. Il mystery plot non so poi cosa ci stesse a fare, era più interessante l'aspetto musicale, anche se l'accusa a Louie ha fatto vedere quel razzismo che mancava, senza sembrava un idillio fuori dal tempo un po' improbabile per l'epoca.
Però il giudizio finale è comunque positivo.

Penso che il mystery plot (che tanto mystery non era, ci hanno sbattuto il colpevole in faccia già dall'inizio) serviva per tirare un po' su la serie e dare qualcos'altro a cui appassionarsi, oltre all'aspetto musicale. Penso sia servito, come hai detto tu, per mettere l'accento sulla questione razziale, che è passata un po' in secondo piano e si doveva dedurre da piccoli indizi, soprattutto dopo il successo della band.

Primo pensiero: argh, devo riscrivere la recensione che devo consegnare tra domani e giovedì Secondo pensiero: mi ripeto, carina l'idea di Stanley che intervista Louis, Jessie e Carla. Non aggiunge nulla di nuovo ai primi cinque episodi, solo qualche informazioni in più sui tre personaggi. Non mi è piaciuta l'ultima parte con Josephine/Sarah che racconta di Mr Luke e i massoni a Louis - non ho capito molto cosa c'entrasse con tutto il resto. Deve essere uno spunto per un'altra serie o qualche altro episodio a sorpresa che andrà in onda tra due settimane? Spero di no, perché la conclusione del quinto episodio era perfetta.