Ripper Street (2013-2016)

Non so perché, ma credevo che la serie seguisse un caso solo. Scoprire che ogni puntata è dedicata ad un diverso crimine è stato un sollievo! Si spazia molto e si permette al pubblico di venire a conoscenza di altri fatti che succedevano all'epoca, dato che quando si parla di "periodo di Jack the Ripper" si tende a pensare a donne brutalmente assassinate e basta, come se non succedesse altro. La prima puntata parte un po' sul sicuro, ricollegandosi proprio ai fatti precedenti, con tanto di Abberline che torna e reclama il caso come suo, ma mi è piaciuta molto, così come la seconda.
Mi unisco alla MacFayden Appreciation Society. Mi sono piaciuti anche gli altri - Jackson (altro che CSI, è un segugio ), Drake e l'onnipresente Best, sempre col fiato sul collo di Reid. Sono curiosa di sapere quali segreti si portano dietro. E' stato bello ritrovare altri volti noti oltre al caro Matthew, ovvero Amanda Hale (era la moglie di Rackham ne Il Petalo Cremisi) e David Dawson (mi sono scervellata per capire dove l'avessi già visto! Era Poins nell'Henry IV di The Hollow Crown e aveva una parte anche in Parade's End).
Per ora c'è un bel pollice in su per questa serie, non vedo l'ora di vedere le prossime puntate!

P.S. Non so voi, ma l'incontro di lotta della prima puntata e i titoli di apertura (che mi piacciono molto) mi hanno ricordato un po' lo SH di Guy Ritchie.

Lo ammetto, mi sono un po' preoccupata quando ho visto i ritagli di articoli sui crimini di Jack nel laboratorio del tizio, ho pensato "ecco, ho parlato troppo presto", ma per fortuna la storia si è chiusa lì è evidente, però, che il ricordo di Jack sarà difficilmente dimenticato, è un'ombra che impaurisce i cittadini e esaspera le forze dell'ordine, divise tra l'attribuire subito al misterioso assassino ogni crimine apparentemente irrisolvibile e il cercare di andare avanti per la propria strada, come fa Reid.
Comunque, povero Hobbs! Pensavo svenisse da un momento all'altro mentre Jackson parlava e lavorava con tanta tranquillità.

Drake l'abbiamo perso già dalla prima puntata e già dalla prima puntata ci tormentano i segreti di Jackson (concordo con Bathsheba, vizi a parte ha il suo fascino anche lui) e la cicatrice di Reid. Ma la figlia è veramente morta? I discorsi che faceva con la direttrice dell'orfanotrofio nel secondo episodio facevano pensare a tutt'altro

Finalmente ho recuperato anche io il terzo episodio.

Che dire, mi sta piacendo sempre molto, l'unico mio problema è che darei un braccio perché la BBC tagliasse di 10/15 minuti le sue serie, perché ho la soglia dell'attenzione di un pesce rosso e tendo a stancarmi anche quando qualcosa mi piace. Ma mi rendo conto che, non facendo pubblicità, deve andare così.

A parte questo, la teoria di Miss Elinor mi piace: se la moglie è così convinta che la figlia sia morta, deve esserci un motivo. Quello che invece mi è parso di capire da questa puntata è che al lavoro la gente non sa dell'esistenza della bambina. Dalla prima puntata (quando il vecchio capo se ne va) mi è parso di capire che Reid (che adesso dovrebbe avere il titolo di DCI - Detective Chief Inspector) lavorasse al cop shop di Whitechapel già da tempo, eppure questo episodio mi ha dato l'impressione che gli altri non sapessero della figlia, e che quindi o la cosa è successa già da un po'... oppure sono io che non ho capito bene la cronologia del tutto.*
La cosa che non mi è chiarissima di Reid è perché si oppone così a ciò che fa la moglie: capisco che lo ritenga un modo che la moglie di gettarsi il passato alle spalle ed elaborare il lutto per la figlia, e lui non può accettarlo perché per lui è ancora viva, ma cosa vorrebbe che facesse la povera moglie? Che stesse a casa a non fare niente aspettando il ritorno della bambina? E si sa, anche oggi che c'è tutta un'altra organizzazione di polizia, e un'altra tecnologia, che i casi di scomparsa o rapimento nella stragrande maggioranza dei casi non si risolvono, quindi sarebbe davvero brutto per Emily starsene a casa ad aspettare qualcosa che potrebbe non succedere mai, o a vivere di ricordi.
In più lui ha un lavoro che gli permette di tenersi occupato e dare un senso alla giornata - nonostante la recitazione di Macfadyen faccia sempre intravedere qualcosa dietro lo sguardo che rimanda ad altro, ad altri pensieri - mi sembra buono che la moglie abbia qualcosa da fare pure lei (in un'epoca come quella soprattutto, in cui la maternità era lo scopo primo della vita di una donna, immaginiamoci come si possa sentire una che ha perso un figlio).

Per il resto, mi è piaciuta la dicotomia tra i poliziotti di Whitechapel, svegli, che vanno al sodo, e quelli posh della City, avete notate che l'ispettore porta il cilindro e i guanti?

E per l'angolo frivolezza, vorrei tanto che Macfadyen cambiasse completo. Questo qui a quadrettini è orrendo. Fun fact: la bombetta l'ha comprata lui stesso in uno storico negozio di Londra di cappellieri.

* la sensazione me l'ha data la faccia che ha fatto Jerome Flynn (ho imparato il nome dell'attore, vedrete che per l'ultima puntata imparo anche il nome del personaggio) fa quando va a casa dei Reid per controllare che Emily stia bene, e vede la stanza della bambina con tutti i giochi.

Non facciamo passi avanti nel caso Reid, ma torna a bussare il caso Jackson, visto che il crimine della puntata coinvolge Susan e ci sono altri accenni al loro misterioso passato, soprattutto quando l'immagine di lei finisce in prima pagina sul giornale. Nella scorsa puntata mi erano mancati Best e la sua costante presenza in ogni caso di Reid, sempre pronto a tirare fuori scheletri dall'armadio di chiunque. Ne avrà qualcuno anche lui? Ormai non dovrei meravigliarmi più di nulla, in questa serie tutti nascondono un mistero. Best, non deludermi!
Ah, lo so che mi fisso molto spesso coi personaggi secondari, ma Hobbs è adorabile

Ogni puntata che passa scopriamo sempre qualcosa in più sul periodo e la cosa mi piace molto. Questa volta la continua evoluzione della modernità, la scorsa il colera, the king (ammetto che quest'ultima cosa ha risvegliato un istinto traduttivo che non credevo di avere, passare elementi propri di una cultura ad un'altra diversa è una bella sfida!).

Tornando al caso Reid, piace anche a me la teoria di Elin e come Uni mi chiedo cosa abbia contro Emily e il suo tenersi occupata. Va bene che siamo nell'Ottocento e l'idea di donna era distante anni luce dalla nostra, ma insomma, meglio occupata ad aiutare il prossimo che stravolta dal dolore e rinchiusa in casa di cura come la povera Lucy

Spoiler nello spoiler! Tranne per chi ha visto The Hour
Ma a Anton Lesser fa il doppio gioco in ogni serie a cui prende parte?!?

Secondo me Reid e Tizia orfanotrofio si piacciono! Altrimenti non avrebbero avuto quegli sguardi quando c'è di presenza la moglie.

Probabilmente è una cavolata ma io vedo l'ammmmore dappertutto