Mary, Queen of Scots (1971)

Maria Stuarda Regina di Scozia

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  1. Lady Annelynne
     
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    REGIA: Charles Jarrott
    SCENEGGIATURA: John Hale
    ATTORI:
    Vanessa Redgrave, Glenda Jackson, Patrick McGoohan, Timothy Dalton, Nigel Davenport, Trevor Howard, Daniel Massey, Ian Holm, Andrew Keir, Tom Fleming, Katherine Kath, Beth Harris, Frances White, Bruce Purchase, Brian Coburn, Raf De La Torre, Vernon Dobtcheff, Richard Denning, Robert James, Richard Warner

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    Elisabetta I, consigliata dall'astuto William Cecil, lascia che Maria Stuarda entri in un regno (la Scozia) diviso tra legalisti e baroni della lega protestante, che non sono disposti ad accogliere la regina cattolica; tuttavia, le dimostra la propria ostilità. Maria, accolta dalle invettive del fanatico John Knox, fa buon viso a cattiva sorte: lascia che il fratello James prenda atteggiamenti da regnante e segue fedelmente i consigli degli emissari del Papa, il cantante Davide Rizzio e il gesuita padre Ballard. Anche Elisabetta, decisa ad attendere situazione migliore, finge una riconciliazione: invia alla sua corte lo scudiero Robert Dudley e lord Henry Darnley, suo amante. La regina di Scozia, dopo aver rifiutato la mano di Robert Dudley si innamora del vizioso Henry Darnely e lo sposa; quindi per evitare divisioni, manda in esilio il fratello James. Ma quando Henry pretende di governare, Maria per mezzo del fedele Bothwell, sconfigge duramente i baroni della lega protestante. Al corrente di un documento degli sconfitti che, sottoscritto anche da Henry, vorrebbe la morte di Rizzio e l'esautorazione di Maria, Elisabetta finanzia il ritorno di James Stuart, che con i congiurati elimina l'italiano. Protetti da Bothwell, Henry e Maria si riconciliano poco prima della nascita del loro figlio, Giacomo V di Scozia. Perdonati James ed i baroni, questi ultimi uccidono Henry considerandolo traditore della loro causa. Quindi costringono Maria e Bothwell (che si sono sposati) a prendere la via dell'esilio, pur tributando al piccolo Giacomo onori reali. Maria cerca aiuto presso Elisabetta, ma viene fatta prigioniera, processata e infine decapitata.

    Edited by misselinor - 14/3/2014, 11:07
     
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  2. Rosa Tea
     
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    Ecco un esempio di film nei cui confronti nutro sentimenti ambivalenti: sul piano storico, da molti punti di vista, ci sarebbe da stendere un velo pietoso; sul piano puramente cinematografico, invece, l'ho trovato indiscutibilmente piacevole e davvero molto ben fatto.
    L'ho recuperato (è il caso di usare questo termine) dopo aver concluso la lettura della biografia di Mary Stuart scritta da Zweig, perciò è chiaro che ad avermi mosso sia stato in primo luogo l'interesse storico per ciò che raccontava; ciò che però mi ha convinta a vederlo sono stati i nomi delle due attrici protagoniste, e soprattutto le tante (meritatissime) lodi alle loro interpretazioni.
    Storicamente, come anticipavo, ci sarebbero moltissimi appunti da fare: nella prima parte Mary è palesemente troppo vecchia; la morte di François II avviene in circostanze del tutto diverse da quelle presentate; la bisessualità di Henry Darnley e di Rizzio e la loro presunta relazione, a quanto mi risulta, non furono mai dimostrate da alcuna fonte... E ci sarebbero infinite altre precisazioni da fare sia nella cronologia degli eventi che nelle loro modalità. L'aspetto però in cui l'inattendibilità storica risulta più percettibile e, se vogliamo, più "stonata" è la raffigurazione di Bothwell come di una sorta di eroe romantico. È assodato che fu Mary a trovargli una moglie, mentre in questo film, implicando una già profonda attrazione da parte di lei, Mary arriva perfino ad avere un mancamento quando scopre che lui si è sposato. Insomma, c'è un evidente tentativo di romanticizzare il tutto, oltre che di idealizzare la figura di Mary che, ripeto, dal punto di vista storico non può riuscire gradito.
    Lasciando da parte le valutazioni storiografiche, però, il film si lascia seguire che è un piacere: ottima la fotografia, bella la colonna sonora, magnifici i costumi, e nonostante l'età anagrafica, sufficientemente sostenuto anche il ritmo che nonostante le due ore piene riesce a non languire mai.
    Il punto di forza però sono senza ombra di dubbio le due protagoniste che, grazie a uno degli innumerevoli "errori storici" abbiamo modo di vedere in due tête-à-tête che da soli valgono tutto il film. Sebbene Mary ed Elizabeth non si siano mai incontrate, Jarrott ci mostra due incontri segreti (escamotage per giustificare la loro palese inattendibilità) avvenuti alla presenza di Dudley: il primo dopo la fuga di Mary in Inghilterra, il secondo poco prima della sua esecuzione. Forse Vanessa Redgrave non ha propriamente l'aspetto che ci si aspetterebbe da Mary Stuart, ma complice anche l'indiscutibile bravura, a me la sua interpretazione è piaciuta molto. La Jackson, nei panni di Elizabeth, è semplicemente straordinaria, non potrei aggiungere altro, veramente bravissima nel mettere in luce tutte le contraddizioni e le peculiarità della sovrana; a questo punto dovrò decidermi a vedere anche l'osannata miniserie Elizabeth R, di poco precedente a questo film, che tra l'altro pare si distingua per l'accuratezza storica.
    Una menzione a parte merita Timothy Dalton: assoluto campione di viscidità e pochezza nei panni di un Darnley forse anche più indegno e vile dell'originale. :hand:
     
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1 replies since 29/8/2013, 14:24   88 views
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