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'Daughter of the rain and snow'
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Serie in 3 puntate da 90 minuti ca basata sui libri di John Banville, adattata per la tv da Andrew Davies e Conor McPherson. Protagonista è un patologo, il Quirke che dà il titolo alla serie, che si ritrova a indagare su delle morti misteriose nella Dublino degli anni '50.
Cast: Gabriel Byrne (Quirke), Nick Dunning (Malachy Griffin), Stanley Townsend (Inspector Hackett), Aisling Franciosi (Phoebe Griffin).
Il primo episodio verrà trasmesso stasera dalla Rté, la televisione irlandese. La BBC aveva già incluso degli spezzoni della serie in qualche suo trailer dell'anno scorso, ma ancora non si sa quando la manderà in onda. Vi lascio il link alla pagina del sito della Rté dedicata alla serie.. -
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Ho finito di vedere tutte e tre le puntate, ma non ho capito se mi siano piaciute o meno. A tratti risultano lentine, soprattutto la prima, che più che altro ha semplicemente spiegato chi è chi e ha fornito una panoramica generale. Ognuna si concentra su un caso diverso, ma sono sempre storie un po' toste, ognuna a modo suo (non scrivo nulla per non spoilerare). Gli attori non sono male e anche i personaggi principali non mi sono parsi da meno, solo che mi sembra manchi qualcosa. Non saprei bene cosa, anche perché non ho letto i romanzi e magari lì si fa più chiarezza. Andando al sodo, la serie non mi ha fatto impazzire, ma si lascia seguire. L'ultima puntata, però, mi è parsa migliore del resto.
Edited by nightingale - 12/3/2014, 20:38. -
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Dovrebbe andare in onda a breve sulla BBC.
EDIT: è iniziato sulla BBC.
Io non sono riuscita a finire il primo episodio. L'avevo anche diviso in due parti perché un'ora e mezza è davvero troppo, eppure quando mancavano circa venti minuti ho lasciato perdere perché mi stava annoiando a morte.
Non mi sono piaciute queste atmosfere fumose in cui di Dublino si vede pochissimo, la continua oscurità, la lunghissima introduzione del mondo del protagonista che invece sarebbe dovuta avvenire attraverso il suo lavoro, imho. Oltretutto mi sono quasi ritrovata d'accordo col fratello: ma perché questo qui non si fa mai i cavoli suoi?
Un'altra cosa veramente antipatica è che nessuno usa mai il nome di battesimo del protagonista: la cosa era menzionata anche nella press release come se dovesse essere chissà quale punto di originalità, invece è solo una cosa fastidiosa, sia perché tutti ripetono continuamente "Quirke, Quirke, Quirke" (avrei voluto che lui rispondesse: LO SO COME MI CHIAMO!), sia perché trovo assai improbabile che lo chiami così il suo stesso padre. Magari il "mistero" verrà risolto nelle puntate successive, ma io non sarò lì per saperlo.
Non mi è piaciuta la mezza ambientazione nella finta Boston - tutta con attori britannici peraltro - e in generale ho trovato cattivi i dialoghi e di conseguenza piuttosto scarsi tutti gli attori (in particolare la cognata, mamma mia, con quel sorriso perennemente stampato in faccia).
Edited by uninterrupted mournfulness - 30/5/2014, 13:06.
Quirke (2014) |
